sulle modalità di acquisto di un qualsiasi bene da parte delle persone, sia di quelli indispensabili che di quelli 'extra', le cosiddette coccole.

• e analizzando la situazione possiamo anche dire che c'è un'evoluzione positiva nei consumi delle famiglie: sebbene ancora lontana dai livelli di spesa pre-pandemici, le spese per il tempo libero, la socialità, le vacanze e la mobilità evidenziano un cambiamento nelle priorità dei consumatori verso esperienze più significative e arricchenti [LINK].
• La trasformazione nelle abitudini di spesa sottolinea un cambiamento di paradigma verso il "poche ma buone", esemplificando una maturazione della consapevolezza del consumatore.

• Probabilmente ti è chiara la differenza ora che te ne sto parlando perché alcuni termini sono evocativi del loro modo di affrontare l'azione: una task force arriva nel momento del bisogno estremo, quando l'intervento deve essere svolto rapidamente per contenere le perdite.

  Ecco, proprio questo è l'aspetto chiave su cui voglio soffermarmi: se nella tua impresa non hai mai affrontato la strutturazione di un team solido per gestire il tuo marketing e la tua comunicazione, sicuramente ti sarai trovato a dover far fronte all'evento imprevisto. E cosa ti è successo?

  Hai fatto fronte all'esigenza con ciò che avevi sottomano, contatti di gente che sapevi fare un certo mestiere (il tecnico del computer che un tempo ti aveva fatto il sito o magari il cugino alla lontana che nel tempo libero si occupa anche di realizzare video)... Ma non ti preoccupare è normale: nell'emergenza il nostro cervello cerca soluzioni rapide ma soprattutto conosciute.

  Anche l'aspetto prezzo ha senz'altro un peso rilevante, perché essendo l'evento imprevisto non avremo la tranquillità del budget allocato per fare tutto comodamente.

  La sintesi è che la Task Force:

  • non porta interventi strutturali definibili "investimento";
  • le sue azioni non potranno mai essere totalmente ottimizzate;
  • lavora per curare non per prevenire!

  Questa modalità quindi risulta molto rischiosa, ma è possibile utilizzarla se si fa attenzione a questi aspetti:

  • rivolgersi a professionisti riconosciuti per la competenza di cui necessitiamo;
  • se si tratta di un'azione che coinvolge più professionalità valutare di rivolgersi a team strutturati la cui organizzazione non ricadrebbe a carico tuo!

  Il vantaggio in questo caso è anche lato risultato: i team organizzati hanno sempre un team leader o un project manager che ha le competenze per gestire tutti i professionisti coinvolti, parla la loro lingua e riporta a te solo gli aspetti decisionali su cui serve la tua parola.

  E occhio ancora ad una cosa: quando ti parla tu devi capire tutto perché è in grado di cambiare vocabolario e passare dal 'tecnichese' al 'potabile' anche per chi non è un marketing manager!

• Il Team Strutturato solitamente è presente quando da CEO hai raggiunto la consapevolezza di quanto sia determinante gestire strutturalmente e non a caso la presenza e la voce della tua impresa. Finché non raggiungi questa sensibilità sarà difficile che tu possa trovare sensato dotarti di questa organizzazione, che ovviamente costa (non quanto credi) e aggiunge complessità (non quanto credi).

  I motivi per cui potrebbe mancarti questa consapevolezza sono diversi: magari hai ereditato l'azienda di famiglia e non era presente all'origine questa filosofia? Magari sei partito oggi e ritieni di non avere le risorse per realizzare l'opera? O magari hai sempre fatto senza e pensi di poter andare ancora avanti, anche oggi, con ciò che hai.

  Nei primi due casi c'è il rimedio e ne parleremo assieme, nel terzo invece ti auguro di riuscire a proseguire con soddisfazione il più possibile così, ma intanto continua a seguirmi e magari un domani, se dovessi prendere qualche curva alla velocità sbagliata, sentiamoci!

  Ma torniamo a noi: se rientri nei primi due casi stai tranquillo che ho le risposte ai tuoi dubbi e le risorse per supportarti, infatti:

  • se ti trovi con un'impresa antica per le mani, sarà meraviglioso poter analizzare lo stato dell'arte e vedere dove ci sono necessità comunicative non colmate. Il mio approccio, attraverso il percorso "Consulenza Concreta®" mira proprio a preservare ciò che c'è ripulendolo e fortificandolo. Amo particolarmente il concetto di resilienza, e l'immagine tipica legata ad esso: il vaso che diventa 'diverso', più ricco, grazie alle striature dei pezzi ricollegati tra loro. La comunicazione è proprio come quel filo dorato che tiene tutti i pezzi - o reparti - uniti, e ne mostra all'esterno per i clienti una versione nuova. Appunto più ricca!
  • Se invece stai partendo ora sarà eccitante partire da zero e scrivere tutto, sul pulito! Nelle partenze che ho seguito c'è un aspetto di cui tengo sempre conto e che offre una grande ricchezza a posteriori: il diario di bordo. Il racconto di ciò che succede, che si vive, e di tutte le evoluzioni che il primo nucleo dell'impresa, rappresentato dal CEO e dai suoi primi soci o sostenitori faranno assieme. Proprio in questi giorni farò partire un percorso così con la nuova generazione di imprenditori di due clienti che seguo da anni... in pratica lavorerò con i figli dei CEO attuali che stanno creando le loro attività. Sono grata per l'opportunità che questo rappresenta e mi permette anche di rivelarti un segreto...

  Vengo dal lavoro con multinazionali strutturate, dove in modo molto ordinato ogni reparto ha dei compiti, dei responsabili e, ai risultati corrispondono dei benefici, ai problemi delle azioni risolutive. Molto semplice, forse un po' sterile. Nel tempo mi sono resa conto che avevo bisogno di sentire battere il cuore e questo mi ha portato ad avvicinarmi e scegliere di lavorare con entità più piccole, dove la dirigenza magari è una famiglia e dove anche da parte loro c'è il cuore dentro (a volte anche la pancia), e tutto è sentito, tutto è importante. Non dico che sia la strada più giusta ma sicuramente per me è la più bella, quella che mi fa battere il cuore e affrontare con grinta ogni giorno di lavoro.

Felicità ma non solo, anche grande ricchezza reciproca! Esatto, parlo di felicità perché riuscire a realizzare questo obiettivo mi darà grande felicità per l'impatto positivo su tante realtà rispetto ad oggi, ma non lo faccio solo per bontà d'animo, credimi!! Lo faccio anche perché per crescere, anche io, ho bisogno di tanto confronto e poter realizzare questo progetto me ne darà tantissimo con realtà nuove, diverse, arricchenti. Tra cui la tua, spero!

Quindi in sintesi, anche io mi aspetto di portare a casa molto valore. Perché te lo dico? Perché questo punto ha un peso in termini di sicurezza su come investirai il tuo tempo con me. Ma siccome magari non mi conosci ti lascio qua il link alle parole di una persona che nel 2023 ha fatto con me questo percorso, scendi fino alla sezione REFERENZE [Linkedin].

• Ci vedremo per 1 giorno intero ogni mese, in cui la mattina, con la tua personale to-do list in mano (emersa durante il primo incontro), analizzeremo i passi avanti svolti da te e il tuo team. Passi che avremo prioritizzato per muoverci al meglio sotto l'aspetto organizzativo e monetario, e creare il programma dei passi del mese successivo. Come sostiene l'ex allenatore della nazionale di Pallavolo, Julio Velasco, oggi formatore di top manager, affrontare gli obiettivi uno alla volta porta risultati più grandi nel tempo. L'unica cosa che ti serve per farlo è una buona visione d'insieme e un team disposto a crederti e a seguirti!

  Nel pomeriggio, per realizzare 12 mesi di pura concretezza, affronteremo ad ogni incontro un tema verticale tra cui: scrittura testi, uso dell'AI, creazione landing page, sviluppo grafico, sponsorizzate social, foto con lo smartphone! Ho deciso di far intervenire lo "specialista" specifico di quell'argomento e, se ti chiedi perché, immagino che tu non abbia letto il mio articolo sulla filiera che supporta una buona attività di marketing e comunicazione, ma no problem lo trovi qua [LINK].